Il codice nel MBR o nel boot manager è solitamente riferito alla fase zero del processo di boot. Questa sezione discute dei due boot manager menzionati in precedenza: boot0 e LILO.
Il Boot Manager boot0: Il MBR installato dall'installer di FreeBSD o da boot0cfg(8), di default, si basa su /boot/boot0. (Il programma boot0 è molto semplice, poichè il programma nel MBR può essere al più di 446 byte a causa della tabella della slice e dell'identificatore 0x55AA alla fine del MBR.) Se hai installato boot0 e hai più di un sistema operativo sui tuoi dischi, allora vedrai una schermata simile alla seguente nella fase di avvio:
Altri sistemi operativi, in particolare Windows®, sono noti per l'abitudine di sovrascrivere l'MBR esistente con il proprio. Se accade questo, o se vuoi rimpiazzare l'MBR pre-esistente con quello di FreeBSD puoi usare il seguente comando:
# fdisk -B -b /boot/boot0 dispositivo
dove dispositivo è il dispositivo dal quale vuoi avviare, come ad0 per il primo disco IDE, ad2 per il primo disco ide sul secondo canale, da0 per il primo disco SCSI, e così via. Se vuoi una configurazione ad hoc dell'MBR, usa boot0cfg(8).
Il Boot Manager LILO: Per installare questo boot manager affinchè possa avviare anche FreeBSD, avvia Linux e aggiungi le seguenti cose nel tuo file di configurazione /etc/lilo.conf:
other=/dev/hdXY table=/dev/hdX loader=/boot/chain.b label=FreeBSD
Specifica la partizione primaria di FreeBSD e il disco usando le direttive di Linux,
rimpiazzando X con la lettera del dispositivo di
Linux e Y con il numero della partizione primaria di
Linux. Se stai usando un dispositivo SCSI,
devi modificare /dev/hd in qualcosa simile a /dev/sd. La linea loader=/boot/chain.b
può essere omessa se hai entrambi i
sistemi operativi sullo stesso disco. Esegui /sbin/lilo -v
per apportare le modifiche al sistema; verificando il relativo messaggio a video.
Concettualmente il primo ed il secondo stadio sono parte dello stesso programma, sulla stessa area del disco. Per limitazioni di spazio sono stati divisi in due, ma li installerai sempre insieme. Sono copiati dal file /boot/boot dall'installer o da bsdlabel (vedi sotto).
Questi sono posizionati fuori dai file system, nella prima traccia della slice di boot, a partire dal primo settore. Questo è il posto dove boot0, o qualsiasi altro boot manager, si aspetta di trovare un programma da avviare per continuare il processo di boot. Il numero di settori usati è facilmente determinabile dalla dimensione di /boot/boot.
boot1 è molto semplice, poiché può essere lungo solo 512 byte, e conosce solo lo stretto necessario del bsdlabel di FreeBSD, il quale memorizza le informazioni sulle slice, per trovare ed eseguire boot2.
boot2 è leggermente più sofisticato, e conosce il file system di FreeBSD abbastanza da potervi trovare dei file, e può fornire una semplice interfaccia per scegliere quale kernel o loader eseguire.
Poiché il loader è molto più complesso, e fornisce una gradevole interfaccia di facile utilizzo alla configurazione di avvio, boot2 in genere lo esegue, ma in precedenza era incaricato di lanciare il kernel direttamente.
Se mai avrai bisogno di rimpiazzare il boot1 ed il boot2 installati, usa bsdlabel(8):
# bsdlabel -B discoslice
dove discoslice sono il disco e la slice dal quale vuoi effettuare l'avvio, come ad esempio ad0s1 per la prima slice sul primo disco IDE.
Modalità Pericolosamente Dedicata: Se nella sintassi del comando bsdlabel(8) usi solo il nome del disco, come ad0, creerai un disco pericolosamente dedicato, senza slice. Quasi sicuramente non è questo quello che vuoi fare, quindi controlla due volte il comando bsdlabel(8) prima di premere Invio.
Il loader è l'ultimo stadio della procedura di avvio divisa in tre, e si trova sul file system, generalmente come /boot/loader.
Il loader deve essere inteso come un metodo user-friendly per la configurazione di avvio, tramite l'uso di un insieme di comandi integrati facili da usare, sostenuto da un potente interprete, con un insieme di comandi più complessi.
Durante l'inizializzazione, il loader controllerà la console e i dischi, e cercherà di capire da quale disco si stia avviando. Imposterà le variabili di conseguenza, ed avvierà un interprete al quale potranno essere passati i comandi dell'utente in maniera interattiva o attraverso uno script.
Poi il loader leggerà /boot/loader.rc, che di default legge i settaggi di /boot/defaults/loader.conf il quale imposta dei valori di default ragionevoli per le variabili e inoltre /boot/loader.rc legge /boot/loader.conf per i cambiamenti locali a quelle variabili. In base a queste variabili loader.rc carica i moduli ed il kernel prescelti.
Infine, di default, il loader attende per 10 secondi la pressione di un tasto, ed avvia il kernel se non viene interrotto. Se invece viene interrotto, viene presentato all'utente un prompt in grado di comprendere un semplice insieme di comandi, dal quale l'utente può impostare precisamente le variabili, scaricare dalla memoria tutti i moduli, o caricarli, ed infine avviare o ri-avviare.
Questi sono i comandi usati più comunemente. Per una discussione completa su tutti i comandi disponibili, guarda loader(8).
Procede all'avvio del kernel se non viene interrotto nell'intervallo di tempo specificato, in secondi. Mostra un conto alla rovescia, e l'intervallo predefinito è di 10 secondi.
Procede immediatamente all'avvio del kernel, con le opzioni date, se ce ne sono, e con il nome del kernel specificato, se fornito.
Va avanti con la stessa configurazione automatica di moduli basati sulle variabili come accade al boot. Questo ha senso solo se prima usi unload, e cambi delle variabili, in generale kernel.
Mostra un messaggio d'aiuto letto da /boot/loader.help. Se l'argomento dato è index, allora elenca tutti gli argomenti disponibili.
Processa il file specificato. Il file viene letto, e interpretato riga per riga. Un errore blocca il comando include immediatamente.
-t
tipo] nomefileCarica il kernel, il modulo del kernel, o il file del tipo specificato, con il nome specificato. Ogni argomento dopo nomefile viene passato al file.
-l
] [percorso]Mostra un elenco dei file nel percorso dato, o nella directory root, se non ne viene
specificato uno. Se è specificato -l
, verranno
mostrate anche le dimensioni dei file.
-v
]Elenca tutti i dispositivi dai quali potrebbe essere possibile caricare moduli. Se
viene specificata l'opzione -v
, verranno stampati dettagli
maggiori.
-v
]Mostra i moduli caricati. Se viene specificato -v
,
verranno stampati dettagli maggiori.
Mostra i file specificati, con una pausa ad ogni pagina visualizzata.
Riavvia immediatamente il sistema.
Imposta le variabili di ambiente del loader.
Rimuove tutti i moduli caricati.
Qui ci sono alcuni esempi pratici sull'uso del loader:
Per avviare semplicemente il vostro kernel abituale, ma in modalità singolo utente:
boot -s
Per scaricare dalla memoria i moduli e il kernel usuali, e poi caricare solo il vecchio (o un altro) kernel:
unload load kernel.old
Puoi usare kernel.GENERIC per riferirti al kernel generico che viene fornito nel disco d'installazione, o kernel.old per riferirti al kernel installato precedentemente (quando hai aggiornato o configurato il kernel, ad esempio).
Nota: Usa il comando seguente per caricare i tuoi soliti moduli con un altro kernel:
unload set kernel="kernel.old" boot-conf
Per caricare uno script di configurazione del kernel (uno script automatizzato che faccia le cose che faresti tu normalmente configurando il kernel all'avvio):
load -t userconfig_script /boot/kernel.conf
Questo, ed altri documenti, possono essere scaricati da ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/doc/.
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